Cambiamenti climatici e sicurezza: quali sono i rischi per la salute dei lavoratori
In occasione della Giornata mondiale per la Salute e Sicurezza sul lavoro, che cade il 28 di Aprile, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha stilato il global report “Ensuring safety and health at work in a changing climate” per riflettere sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
I cambiamenti climatici stanno causando condizioni meteorologiche e climatiche estreme in tutto il mondo. Questi effetti includono un aumento della frequenza e della gravità delle ondate di caldo, forti precipitazioni, incendi, siccità e cicloni tropicali. I lavoratori sono particolarmente esposti a questi rischi, spesso per periodi prolungati e con maggiore intensità rispetto alla popolazione generale.
Il rapporto in questione riporta anche le iniziative finora intraprese per rispondere a questi rischi legati ai cambiamenti climatici, attraverso politiche, linee guida, campagne di sensibilizzazione e iniziative realizzate nei luoghi di lavoro, come corsi di formazione e consulenza.
In questo caso, Securlav mira a formare ed informare, con estrema professionalità e l’ausilio di tecnici specializzati, il personale dipendente delle aziende che ad essa si rivolgono. L’obiettivo è quello di garantire sicurezza e protezione sui luoghi di lavoro, oltre ad essere da oltre 30 anni priorità assoluta e motto dell’azienda. Analizziamo nello specifico il global report pubblicato da ILO recentemente.
Quali sono i rischi associati ai cambiamenti climatici
Il rapporto “Ensuring safety and health at work in a changing climate” si focalizza sull’impatto di sei diverse conseguenze scaturite dai cambiamenti climatici:
- Calore eccessivo;
- Radiazioni ultraviolette;
- Eventi metereologici estremi;
- Inquinamento dell’aria nei luoghi di lavoro;
- Malattie trasmesse da vettori;
- Cambiamenti derivanti dall’uso di prodotti agrochimici.
Esploriamole nel dettaglio.
Calore eccessivo
Il calore eccessivo sui luoghi di lavoro è una delle principali conseguenze scaturite dal riscaldamento globale. Il report presenta alcuni esempi di lavoratori ad alto rischio, ovvero: “lavoratori nei settori dell’agricoltura, dei beni e dei servizi ambientali, dell’edilizia, della raccolta dei rifiuti, dei lavori di riparazione di emergenza, dei trasporti, del turismo e dello sport.”
Si precisa che circa 2,41 miliardi di lavoratori sono esposti ogni anno al calore eccessivo e le conseguenze possono essere tante, tra cui: colpo di calore, stress, sincope, crampi, eruzioni cutanee, rabdomiolisi, malattie cardiovascolari, lesioni fisiche, danni e malattie ai reni.
A causa del caldo eccessivo, ogni anno si registrano circa 22,85 milioni di infortuni sul lavoro e 18.970 decessi legati al lavoro.
L’aumento delle temperature su scala mondiale, dovuto al cambiamento climatico, si tradurrà in ondate di calore sempre più frequenti e gravi, causando un aumento della mortalità, una riduzione della produttività e danni alle infrastrutture.
Radiazioni ultraviolette
Il rapporto si sofferma anche sull’aumento dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette.
I lavoratori outdoor sono quelli maggiormente a rischio, come chi lavora nell’edilizia e nell’agricoltura, gli addetti all’assistenza dei bagnanti, i lavoratori dei servizi energetici, giardinieri, addetti al recapito della posta e lavoratori portuali.
L’esposizione ai raggi solari ultravioletti è una “forma di radiazione non ionizzante”, ovvero onde elettromagnetiche che si propagano in atmosfera in modo non visibile all’occhio umano. Tuttavia, le conseguenze di questa esposizione prolungata possono essere tante: scottature, vesciche cutanee, danni oculari acuti, indebolimento del sistema immunitario, cataratta, tumori della pelle ecc.
È possibile scaricare la sintesi del rapporto “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro nel contesto dei cambiamenti climatici” sul sito ufficiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Eventi metereologici estremi
Ogni anno, migliaia di persone perdono la vita o subiscono ferite gravi a causa di eventi metereologici estremi e disastri naturali, come inondazioni, siccità, incendi e uragani.
I lavoratori potrebbero essere esposti ai rischi sia durante l’evento stesso che nel periodo immediatamente successivo, nonché durante le operazioni di risanamento.
Inoltre, molti eventi meteorologici estremi hanno causato danni significativi anche a strutture pericolose, come fabbriche o siti di estrazione, con conseguente rilascio di sostanze pericolose, incendi ed esplosioni. Si prevede che la maggiore frequenza e gravità degli eventi meteorologici nei futuri scenari di cambiamento climatico rappresenterà una minaccia per il benessere a lungo termine di molti lavoratori.
Inquinamento dell’aria sui luoghi di lavoro
Diversi inquinanti atmosferici contribuiscono al riscaldamento globale, il quale a sua volta favorisce la formazione di ulteriori inquinanti. I modelli meteorologici, modificati in base ai cambiamenti climatici, hanno influenzato i livelli di inquinanti atmosferici esterni, tra cui l’ozono troposferico, il particolato fine (PM2,5) e grosso (PM10), il biossido di azoto (NO2) e il biossido di zolfo (SO2). Inoltre, il crescente numero di incendi aumenterà le emissioni di particolato e precursori dell’ozono.
I cambiamenti climatici possono anche alterare le concentrazioni di inquinanti dell’aria negli ambienti interni. Questi inquinanti possono derivare da fonti interne, come muffe e composti organici volatili, oppure essere trasportati all’interno degli edifici attraverso l’aria proveniente dall’esterno. I lavoratori all’aperto, soprattutto in aree con elevati livelli di inquinamento dell’aria causato dal traffico o dall’industria, sono particolarmente esposti a tali rischi.
Malattie trasmesse dai vettori
Le malattie trasmesse da vettori sono causate da parassiti, virus e batteri che si diffondono attraverso vettori come zanzare, zecche e pulci. Il cambiamento climatico ha un impatto sulle dimensioni delle popolazioni di questi vettori, sulla loro sopravvivenza e sulla loro capacità riproduttiva.
Di conseguenza, aumenta il rischio di malattie trasmesse ai lavoratori e influisce anche sugli ecosistemi naturali e sui sistemi umani. Queste malattie sono più comuni nelle aree tropicali e subtropicali e colpiscono in modo sproporzionato le popolazioni più svantaggiate. Tuttavia, con il peggioramento delle condizioni climatiche, i modelli di previsione indicano una significativa espansione delle regioni esposte alla proliferazione di molte malattie trasmesse dai vettori.
Prodotti agrochimici
Come evidenziato dal rapporto, anche l’uso dei fertilizzanti può essere influenzato dai cambiamenti climatici: l’aumento delle precipitazioni può causare l’erosione del suolo, riducendo così i nutrienti essenziali per la crescita delle piante, come l’azoto e il fosforo.
I pesticidi altamente pericolosi costituiscono una preoccupazione principale, poiché il loro utilizzo diffuso può causare gravi problemi di salute e persino decessi in diverse parti del mondo.
I lavoratori, quindi, si trovano a fronteggiare gravi conseguenze per la salute derivanti dai rischi legati ai cambiamenti climatici. In questo modo, Securlav si pone l’obiettivo di tutelare il lavoratore sul posto di lavoro, grazie ad un catalogo di corsi sempre aggiornato e numeroso.
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